In questo articolo parleremo della facciata ventilata Hi-Tec, facente riferimento al precedente articolo dove abbiamo elencato le diverse tipologie di rivestimenti di facciata da apporre su un Cappotto termico.
Abbiamo parlato della distinzione tra le 3 tipologie principali di rivestimento, che sono:
Come abbiamo accennato nel precedente articolo, una facciata ventilata è:
“Un tipo di facciata a schermo avanzato in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termoenergetiche complessive”. <<Wikipedia>>
Quindi possiamo affermare che: anche senza un cappotto termico, una facciata ventilata, già di suo è un sistema isolante.
Questo non comporta l’affermare che può bastare già da sola per isolare uno stabile secondo normativa, ma significa che abbinato ad un cappotto termico ne migliora i coefficienti di isolamento acustico e termico per rendere il vostro fabbricato ancora più performante.
ciò che la facciata ventilata andrà a coprire o mascherare.
La facciata ventilata, essendo anch’essa un rivestimento di facciata, si presta perfettamente a sposarsi con l’architettura ed il paesaggio che la circonda, potendo attingere alla numerosa quantità di scelta sui materiali che compongono la pannellatura di finitura, oltre all’infinita varietà di colori e finiture che simulano varie tipologie di materiali e texture, potendo addirittura arrivare alla stampa fotografica su grandi dimensioni.
Questi sistemi innovativi di rivestimento di facciata, grazie agli architetti che negli anni ne hanno percorso e sviluppato l’evoluzione di utilizzo in modo pioneristico reinterpretando la riqualificazione del vecchio edificio come la costruzione dei nuovi edifici, sono diventati e sempre più diventeranno le basi architettoniche del futuro modo di costruire e di come cambierà il paesaggio urbano e rurare dei nostri territori.
Il grande vantaggio del rivestimento di facciata ventilata hi-tec, è la sua grande duttilità di utilizzo e la sua adattabilità alle forme architettoniche vecchie e nuove, che mista alla sua natura di struttura a se stante lo rende applicabile anche a strutture e supporti dove non esiste una reale esigenza di isolamento. In questi casi, il rivestimento avrà solo 2 scopi:
tratto dal precedente articolo:
RIVESTIMENTO DI FACCIATA: QUALI SONO LE 3 TIPOLOGIE PRINCIPALE
Esistono varie tipologie di rivestimenti di facciate ventilate definibili HI-TEC, la denominazione deriva dal fatto che i sistemi di sostegno, gli studi tecnologici e meccanici che stanno dietro lo sviluppo di tali sistemi di rivestimento, si discostino dai modelli classici di costruzione che stanno alle basi dell’architettura classica.
Il rivestimento di facciata ventilata hi-tec, può essere applicato al cappotto termico ma anche direttamente su un supporto murario non isolato.
Il rivestimento di facciata ventilata hi-tec è composto da:
Il rivestimento di facciata ventilata hi-tec comprensivo di:
pannelli
+ sottostrutture
+ staffe
+ accessori,
viene chiamato SISTEMA per facciate ventilate ( vedi immagine qui sotto)
Sistema Bergami T2
1) Sul supporto (muro o struttura metallica), viene istallata una serie di staffe allineate e distanziate in maniera regolare
2) Successivamente sul supporto viene applicato il cappotto termico (nel caso in cui non si debba fare nessun tipo di isolamento, si salta questo passaggio)
3) Sulle staffe viene applicata una sottostruttura solitamente metallica che può essere corredata di accessori di aggancio
4) Su questa sottostruttura vengono applicati i pannelli di rivestimento che possono essere di diverso materiale ( alucobond, pietra, metallici, legno, vetro ecc), mediante gli appositi accessori di istallazione.
Realizzazione Facciata Ventilata – Bingo Star Sala VLT – Roma
Partendo dal presupposto sopra citato nel quale una facciata ventilata hi-tec è composta da un sistema per facciate ventilate composto da: staffe, sottostrutture, accessori per l’ancoraggio del pannello di finitura ed il pannello di finitura, ora ci concentreremo sulle pannellature di finitura.
Le facciate ventilate hi-tec si dividono principalmente in:
1. FACCIATA VENTILATA IN MARMI, GRANITI, PIETRE NATURALI, CERAMICHE, FIBRO CEMENTO, AGGLOMERATI E COMPOSITI DI VARIO GENERE
Sono tutti prodotti o sottoprodotti di base laterizio; le pannellature vengono realizzate utilizzando lastre di materia prima o lastre di materiali ottenuti con polveri, frammenti e cristalli mischiati a colate di resine ed agglomeranti specifici. I pannelli vengono ricavati già a spessore o vengono lavorati portandoli a pannelli che variano da circa 1 a 4 cm di spessore, per poi essere squadrati e tagliati alla misura stabilita.
Infine gli viene fatta una lavorazione di intaglio sulle facce dello spessore, al fine di ottenere delle cave perimetrali dove possano essere alloggiati gli accessori che ancorano la lastra alla sottostruttura. (foto sotto)
Un altro metodo consiste nell’asportazione di materiale dal lato posteriore dei pannelli e l’icollaggio degli accessori necessari all’ancoraggio alla sottostruttura per mezzo di collanti e resine strutturali apposite. In alcuni casi l’incollaggio viene fatto direttamente sulla faccia interna del pannello, ed in altri viene creato un incastro nello spessore del pannello nel quale vengono alloggiati meccanicamente gli accessori di ancoraggio. (foto sotto)
Un ulteriore sistema consiste nell’ applicare a vista accessori che contengano lo spessore del pannello come fossero delle “mani”. (foto sotto)
Su alcuni materiali agglomerati che pur rimanendo rigidi hanno una struttura abbastanza elastica, è possibile applicare gli accessori avvitandoli sulla faccia interna del pannello, per poterli applicare alla sottostruttura. (foto sotto)
Altra lavorazione è quella di forare le lastre in prossimità degli spigoli e dei perimetri (in caso di lastre di grandi dimensioni), applicare delle “borchie” di fissaggio passanti che fissino il pannello alla sottostruttura. (foto sotto)
2. FACCIATA VENTILATA IN VETRO:
La facciata ventilata in vetro può essere applicata come le altre facciate, ma date le sue qualita di trasparenza, si presta favorevolmente ad applicazioni dove si possa ottenere “l’effetto teca”.
Il vetro può essere laccato sul retro in modo da ottenere pannelli colorati o con texture particolari tramite pellicole apposite, in più si può giocare con i vari gradi di colorazioni traslucide ed a specchio per mascherare più o meno ciò che c’è dietro.
I sistemi di applicazione oltre a quelli già citati fin’ora riguardano le facciate nei suoi vari gradi di trasparenza. In questi casi, i sistemi e gli accessori rimanendo a vista, dovranno avere un adeguato standard estetico e di design oltre che realizzati con materiali nobili come l’acciaio inox.
3. FACCIATA VENTILATA IN LEGNO
La facciata ventilata in legno si può applicare come gli altri materiali sopra citati, il legno si presta maggiormente ad esser fissato con borchie a vista o con fissaggi meccanici avvitati sulla faccia posteriore del pannello. Molte volte viene utilizzato come schermatura frangisole al posto che come una vera facciata ventilata.
4. FACCIATA VENTILATA CON ALLEGGERITI DI: PIETRE, MARMI, METALLI, PLASTICHE
Si tratta di pannellature che di base sono realizzate con un materiale specifico:
marmo,
pietre,
metalli,
plastiche,
ecc.
i quali vengono irrigiditi (le plastiche vengono estruse già con il nido d’ape) tramite la retro l’applicazione di alveolari o altri supporti in grado di compensare le tensioni del materiale di finitura.
Questa struttura alveolare viene applicato per mezzo di collanti speciali o resine apposite. Tutti questi sistemi si prestano al fissaggio meccanico sulla faccia posteriore, ai quali vengono applicati gli accessori che renderanno affrancabili i pannelli alla sottostruttura.
Metallo
legno e hpl
marmi e pietre
pvc
5. FACCIATA VENTILATA METALLICA ED IN COMPOSITO DI METALLO
Sono composte da pannelli realizzati con lamiere metalliche di spessore da 0,6 a 3 mm come: alluminio, acciaio, rame, inox, corten, zinco ed altri; o in compositi metallici di spessore da 2 a 8 mm quali: alluminio, acciaio, rame, zinco titanio ed altri.
Vengono eseguite le “pieghe a cassetta”, pieghe nelle quali vengono realizzate le tacche di aggancio che serviranno per ancorarsi sugli accessori presenti nella sottostruttura.
Sono sistemi a modularità libera molto snelli e flessibili, che offrono finiture naturali, ossidate, verniciate a tinta unita o con procedimenti di sublicromia che permettono di riprendere la totalità dei materiali esistenti.
Oltre ad ottenere texture particolari ed uniche su richiesta del cliente, si può arrivare ad ottenere di poter applicare fotografie su un intera facciata.
Nel prossimo articolo tratteremo le differenze esistenti tra le varie tipologie di sottostrutture esistenti attualmente sul mercato. Le diverse estrazioni ed esperienze hanno portato a studiare ingegnerizzare ed adottare diverse filosofie costruttive che hanno pregi e difetti.
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2 Comments
Interessante vorrei fare dei corsi x diventare applicatore
grazie… al momento non sono ancora in programma … al riguardo, più avanti aggiungeremo notizie sul sito.